Alla fine del 2021 mi sono iscritto a un corso di letteratura italiana all’Istituto italiano di cultura di Parigi. In realtà non si tratta di un corso di letteratura ma di un club di lettura: è diretto dalla scrittrice Chiara Mezzalama, che ogni mese sceglie un libro da leggere, e una volta al mese le persone iscritte al corso-club si riuniscono all’Istituto per parlarne.

Mi ero iscritto un po’ per curiosità visto che non me ne intendo per niente di letteratura italiana (o di letteratura tout court). Da anni non leggevo quasi più niente a parte qualche saggio ogni tanto. Spinto da questa occasione ho cominciato a leggere molto, i libri del mese ma anche altri. Nel 2022 ho letto una cinquantina di libri, quasi tutti in italiano, più o meno in questo ordine:

  • Divina commedia - Inferno, di Dante (cominciato a fine 2021)
  • Questa non è una canzone d’amore, di Alessandro Robecchi
  • Intrigo italiano, di Carlo Lucarelli
  • Caos calmo, di Sandro Veronesi
  • Le otto montagne, di Paolo Cognetti
  • La cappella di famiglia, di Andrea Camilleri
  • L’arte della gioia, di Goliarda Sapienza
  • Il grande romanzo dei vangeli, di Corrado Augias e Giovanni Filoramo
  • Lessico familiare, di Natalia Ginzburg
  • L’università di Rebibbia, di Goliarda Sapienza
  • L’isola di Arturo, di Elsa Morante
  • Procida racconta: sei autori in cerca di personaggio
  • La forma dell’acqua, di Andrea Camilleri (Montalbano)
  • Il cane di terracotta, di Andrea Camilleri (Montalbano)
  • Randagi, di Marco Amerighi
  • Il ladro di merendine, di Andrea Camilleri (Montalbano)
  • Pista nera, di Antonio Manzini
  • Stralunati, di Andrea Inglese
  • La città celeste, di Diego Maradoni
  • L’arte di legare le persone, di Paolo Milone (abbandonato)
  • Novecento: un monologo, di Alessandro Baricco
  • I miei stupidi intenti, di Bernardo Zannoni
  • Era meglio il libro, di Valerio Lundini
  • Maria Giudice, di M.R. Cutrufelli
  • Questo immenso non sapere, di Chandra Candiani (abbandonato)
  • L’estate che resta, di Giulia Baldelli (abbandonato)
  • L’ispettore Coliandro, di Carlo Lucarelli
  • Spatriati, di Mario Desiati
  • La voce del violino, di Andrea Camilleri (Montalbano)
  • Ti ho fatto del male, di Marcello Fois (breve racconto)
  • Cose spiegate bene - Questioni di un certo genere (Il Post)
  • Il confine del crimine, di Loriano Macchiavelli (breve racconto)
  • Lacci, di Domenico Starnone
  • Niente di vero, di Veronica Raimo
  • Le certezze del dubbio, di Goliarda Sapienza
  • L’affaire Moro, di Leonardo Sciascia
  • La gita a Tindari, di Andrea Camilleri (Montalbano)
  • Eremita a Parigi, di Italo Calvino (letto alcune parti in modo veloce)
  • Cose spiegate bene - Le droghe (Il Post)
  • Il giorno della civetta, di Leonardo Sciascia
  • Dans les forêts de Sibérie, di Sylvain Tesson
  • L’odore della notte, di Andrea Camilleri (Montalbano)
  • Candore, di Mario Desiati
  • Ritals, di François Cavanna
  • Italica, di Giacomo Papi
  • Tutte le poesie, di Vittorio Bodini
  • Non tutti i bastardi sono di Vienna, di Andrea Molesini
  • Le città invisibili, di Italo Calvino
  • Divorzio di velluto, di Jana Karšaiová
  • Sillabari, di Goffredo Parise
  • Il tuffatore, di Elena Stancanelli
  • Le Sel de la vie, di Françoise Héritier
  • Quasi di nascosto, ed. Accento

Non tutti i libri mi sono piaciuti (anzi, alcuni li ho abbandonati prima di finire), ma la grande maggioranza sì. Spero di continuare così nel 2023!