Sei ore di treno
Il treni che collegano Parigi a Torino impiegano sei ore circa. Per andare a Milano, ce ne vogliono sette (con Trenitalia) od otto (con la SNCF). Può sembrare molto lungo, e lo è. Ma per me è diventato un piacere, e le vacanze non iniziano quando arrivo in Italia ma proprio quando salgo sul treno.
Sia il treno della SNCF sia quello di Trenitalia partono di Parigi prima delle 7 e arrivano verso mezzogiorno. Torino non è sempre la mia destinazione, ma è la porta per entrare in Italia. Di là si può salire su diversi treni per tutta l’Italia. Con questi orari il viaggio non dura veramente 6 ore, ma piuttosto 4 visto che si dorme durante le prime due. Ma la lunghezza non è il problema, anzi: è questo che rende il viaggio piacevole.
Immaginate di poter chiudervi in una stanza silenziosa senza essere disturbato per diverse ore, così da poter guardare dei film e serie, ascoltare dei podcast o leggere un bel libro. Per di più, questa stanza avrebbe una finestra che vi permette di ammirare l’alba sui campi in Francia e le montagne delle Alpi.
(Se siete fortunati, capita che sul Torino-Parigi della SNCF ci sia qualche guasto che mette il treno in ritardo, e per arrivare più presto a Parigi evitano di passare a Lione e invece, dopo Chambéry, il treno passa lungo il lago del Bourget, dandoci un’impressione di volare sull’acqua.)
Questa stanza magica esiste, e si chiama il treno Parigi-Torino. Infatti, mentre all’inizio avevo sempre troppe cose da cui scegliere (podcast o film? Dormire o leggere?), ora leggo tutto il viaggio. L’ultima volta ho finito L’Inferno e ho poi letto 100-120 pagine di un libro comprato alla Feltrinelli (questa volta ho subito detto no quando mi hanno proposto di farmi tessera) prima del viaggio. Non è stato un buon libro, ma questo è il problema di scegliere un libro solo perché c’è una fascetta rossa con scritto qualcosa tipo “questo è un ottimo libro, leggetelo!”. Ora che ci penso, mi permetto una piccola parentesi: se volete acquistare dei libri per imparare l’italiano, tipo i libri di esercizi di Alma Edizioni che sono ben fatti e hanno le soluzioni alla fine, andate alla Feltrinelli di piazza San Carlo, non a quella di piazza Castello. Fine della parentesi.
Questo periodo di qualche ore di lettura ininterrotta è unico; pensavo di averlo a casa il fine settimana ma in effetti c’è sempre qualche interruzione, una lavatrice da svuotare, un pranzo da preparare, un “mamma mia quanto polvere sul pavimento, dovrei passare la scopa invece di leggere” che passe per la testa, ecc.
Qua non c’è niente di questo. Non c’è nessuna lavatrice, il pavimento è gia pulito e il pranzo sarà preparato da qualche cuoco in un ristorante di Torino. Il tempo delle cose da fare è sospeso, resta solo il tempo delle cose da apprezzare.