Ho letto «Il mito delle origini: breve storia degli spaghetti al pomodoro», di Massimo Montanari, ed. Laterza, 2019, 89 pp. (Amazon).

Questo piccolo libro racconta la storia di un simbolo della cucina italiana, gli spaghetti al pomodoro con il basilico, e anche il peperoncino, l’aglio e la cipolla. Scopriamo la lunga storia della pasta in Italia, che all’inizio si faceva cuocere più di un’ora, e il perché della sua associazione con il formaggio: quando la pasta si diffuse in Italia, la teoria della dietetica del momento voleva un equilibrio tra caldo e freddo, e umido e secco. Siccome la pasta era umida, ci voleva qualcosa per “asciugarla”. C’era il pepe, ma era molto caro. Il formaggio, prima di capra e poi di mucca, è pian piano diventato un ingrediente inseparabile della pasta per questa ragione.

L’autore mostra come questo piatto si è evoluto nei secoli. Non è un piatto fisso che è subito nato così; ha una lunga storia che è molto più importante delle sue origini.

Ve lo consiglio perché è ben scritto, ben documentato, e ho imparato tante cose su un piatto che oggi sembra molto semplice.