A maggio di quest’anno sono stato un mese a Pescara. Nel 2020 ho iniziato ad andare a vivere in diverse regioni d’Italia per un mese alla volta, due volte l’anno. L’idea generale sarebbe di andare in ogni capoluogo di regione, ma per quanto riguarda l’Abruzzo, L’Aquila è abbastanza difficile da raggiungere, e mal collegata al resto della regione. Così ho deciso di andare a Pescara, più facile da raggiungere e ottimo punto di partenza per scoprire sia l’entroterra che la costa.

Sono partito in treno da Parigi per Milano, poi da Milano ad Ancona (20 minuti di ritardo), e mi sono fermato ad Ancona per una notte. Avrei potuto raggiungere Pescara in un solo giorno ma per essere sicuro ho preferito spezzare il tragitto in due parti, così ho potuto anche visitare la città di Ancona. Il centro città è carino, ma essendo Ancona il capoluogo di regione mi aspettavo una città più grande. L’indomani ho preso il treno per Pescara Centrale (con il ritardo standard di 20 minuti), e poi un ultimo regionale per Pescara Tribunale, stazione più vicina al mio alloggio.

Durante questo mese ho vissuto da Andrea, un ragazzo di Pescara che ha studiato a Teramo, ha vissuto per qualche anno all’estero e poi è tornato a Pescara. È stato molto simpatico e abbiamo molto parlato, mi ha dato un sacco di consigli sulle cose da visitare ma anche suggerimenti culturali (Silone, ecc). Mi ha dato in prestito la sua vecchia bici, un po’ piccola per me ma nonostante ciò comodissima per spostarmi in città e altrove. Infatti, ho percorso più di 200 chilometri a bici durante il mese, sia in città che fuori: sono andato da Pescara a Chieti (cattiva idea dato il dislivello), da Ortona a Vasto (Costa dei trabocchi, bellissima), da Silvi a Giulianova.

Oltre a Pescara sono andato a Teramo, Chieti, L’Aquila, ma anche a Francavilla al Mare, Ortona, San Vito e Lanciano. Ho fatto un po’ di trekking nel Parco della Majella da Tocco Da Casauria a Popoli (20 km, quasi 1200 m di dislivello) e sono stato sulla Ferrovia dei Parchi (detta anche «Transiberiana d’Italia»).

Pescara mi ha lasciato un ricordo misto: è una città provinciale, con tanti abitanti ma poche cose da fare. La città non è particolarmente bella, non ha una grande storia da raccontare. C’è un solo cinema-teatro con pochi spettacoli poco interessanti. Dopo tre mesi a Napoli l’anno scorso mi ero abituato a una vita culturale ricca che non ho vista a Pescara.
Nonostante questo, la città ha anche qualche museo interessante: il Museo dell’800, che ospita quadri della Scuola napoletana di quest’epoca e anche qualche francese alla fine (Gustave Courbet e Rosa Bonheur fra vari altri); il Museo delle genti d’Abruzzo, interessantissimo, sulla cultura contadina in Abruzzo; il CLAP e la sua collezione di opere di Andrea Pazienza; Imago e i suoi tre piani di mostre; la Villa Paparella Treccia Devlet e le sue ceramiche; la casa di D’Annunzio.

A livello di trasporto pubblico, anche qui un’impressione mista: in settimana funziona bene tutto, treni puntuali, posti gratuiti per le bici; ma il weekend non c’è più niente perché il trasporto publico abruzzese è pensato per i lavoratori e non per i turisti. Provate ad andare da Pescara a L’Aquila in treno un sabato o una domenica matina: impossibile. Eppure sono le due città più importanti della regione! Le informazioni sono scarse: l’app ufficiale della Tua (Trasporto Unico Abruzzese che non è manco unico: a Vasto è la SAT a gestire gli autobus, a Sulmona un’altra azienda) dà solo gli orari degli autobus, Trenitalia solo quelli dei treni, Google Maps un po’ di entrambi ma non tutti.
E per comprare un biglietto? L’app della Tua serve per quelli degli autobus, ma per i treni è un casino da capire: l’app di Trenitalia dà gli orari dei treni Tua, ma non permette di comprarne i biglietti. Siccome la maggior parte delle tratte ferroviarie della Tua sono anche fate da treni regionali, la soluzione (ufficiale!) è di comprare un biglietto di treno regionale sull’app di Trenitalia ma utilizzarlo sui treni della Tua.