Questa è la lista dei ristoranti che ho provato quando sono andato a Palermo a fine 2022 e che consiglierei a chi va in questa città. I ristoranti sono divisi in quartieri, e ordinati più o meno secondo i loro prezzi.

Ultimo aggiornamento: novembre 2022.

Capo

La Majolica (via dello Spirito Santo a Monte Pietà, 31)

Una buona panineria con prezzi bassi. Larga scelta di panini a partire di 3€. Abbastanza buone le bruschette miste (3€). Ci sono andato due volte.

Ultimo aggiornamento: novembre 2022.

Cappadonia (via Vittorio Emanuele, 401)

Cappadonia è una piccola catena di gelaterie palermitane. Fanno dei gelati artigianali con ingredienti della regione. I gusti sono pochi ma molto buoni. La prima volta ho preso una brioche con gelato ma era davvero enorme e mi è stato difficile finirla, per questo ve la sconsiglio se non la prendete per almeno due persone. Ci sono tornato diverse volte per assaggiare gli altri gusti, tutti ottimi. Tra l’altro, è l’unica gelateria di Sicilia ad avere tre coni del Gambero rosso.

Ultimo aggiornamento: novembre 2022.

Trattoria Al Vecchio Club Rosanero (vicolo Caldomai, 18)

È una di queste chicche sempre difficili da trovare, ma indimenticabili una volta provate. Si tratta di una trattoria tradizionale palermitana con ottimi piatti e porzioni abbondanti (potete chiedere la mezza porzione) a prezzi contenuti. I dolci non sono il massimo ma i piatti sono davvero buoni. Per un pranzo con antipasto, primo, dolce, caffè e acqua ho speso 18,50€.

Ultimo aggiornamento: novembre 2022.

Trattoria No Zio Toto e niputi (via dei Candelai 116)

Un’altra trattoria popolare nel quartiere del Capo. Servizio veloce, piatti ottimi e prezzi bassi.

Ultimo aggiornamento: novembre 2022.

Kalsa

Nni Franco U’ Vastiddaru (via Vittorio Emanuele, 102)

Un locale al banco che serve panini e fritture. È sempre affollato, quindi bisogna andare sia alle 12 in punto (se andate prima vi invitano a sedervi nel dehors e quindi a pagare il coperto), sia più tardi nel pomeriggio o la sera. Fanno il tradizionale pani câ meusa (panino con la milza) ma anche tanti altri. Comprate il vostro panino e poi mangiatelo nel giardino Garibaldi accanto. Ci sono andato una decina di volte.

Ultimo aggiornamento: novembre 2022.

Antica Focacceria San Francesco (via Alessandro Paternostro, 58)

Come dice il nome, questa focacceria è davvero antica perché è stata creata nel 1834. Il locale è anche conosciuto per la sua resistenza alla mafia, con il proprietario che ha denunciato i suoi esattori nel 2005. Come in tutti i locali di street-food, è sempre più economico comprare le cose da asporto che sedersi all’interno.

Ultimo aggiornamento: novembre 2022.

Buatta (via Vittorio Emanuele, 176)

Difficilmente si può non sentire parlare di questo ristorante. È nella guida Michelin Bib Gourmand, nel Routard, nel Gambero rosso, e tante altre guide. Ho dovuto prenotare perché era sempre pieno. Ho preso il menù degustazione con cui ci sono tre antipasti, due primi, un secondo, un dolce e un po’ di frutta. Le porzioni sono giuste e tutto il menù è a sorpresa perché dipende dalla voglia del chef. È interessante ma non include gli antipasti e piatti «iconici» del ristorante, quelli lodati da tutte le guide.

Ultimo aggiornamento: novembre 2022.

Osteria Mangia e Bevi (Largo dei Cavalieri di Malta, 18)

Un ristorante decente anche se il menù suona un po’ falso con le sue foto tipo brochure marketing. È uno di questi ristoranti che si presentanno come “la cucina della nonna” anche se di nonna non c’è traccia. Le arancinette riscaldate non erano il massimo, ma la pasta con broccoli arriminati era buona.

Ultimo aggiornamento: ottobre 2022.

Osteria Alivàru (via della Vetriera, 1)

Un menù con pochi piatti è spesso un segno di qualità. I piatti sono buoni e ben presentati. Oltretutto, i prezzi sono abbastanza bassi rispetto alla qualità dei piatti. Ci sono andato quattro volte.

Ultimo aggiornamento: novembre 2022.

Osteria Ballarò (via Calascibetta, 25)

Non fidatevi del nome, perché non è nel quartiere del Ballarò. È un bel locale situato in delle ex-scuderie nel quartiere Kalsa. Qui i prezzi sono più alti che altrove, ma sono coerenti con la qualità del cibo. Per chi ama i vini, la carta è lunga come un’enciclopedia. Ci sono andato due volte. Il ristorante è diviso in due sale, una con sedie alte e una con sedie normali. Vi consiglio la seconda, perché le sedie sono più comode e i tavoli più grandi. A pranzo (ma non il weekend) hanno un menù «degustazione» carne o pesce, in tre o quattro portate. Io sono rimasto un po’ deluso dal menu pesce in tre portate (in realtà è un semplice menù antipasto/primo/dolce), i piatti erano curati ma i sapori non si accordavano molto tra di loro. Il primo e il dolce erano abbastanza banali.

Ultimo aggiornamento: ottobre 2022.

Osteria dei Vespri (piazza dei Vespri, 6)

L’Osteria dei Vespri è un ristorante gastronomico. Cio vuole dire che ha dei prezzi di ristorante gastronomico, e quindi ci si va sapendo cosa aspettarsi. Io non lo sapevo, cioè sapevo che si trattava di un ristorante con prezzi alti, ma non che fosse un gastronomico. In effetti quando ho visto che avevano un menù degustazione, ho scelto di prenderlo anche se all’inizio non avevo previsto di spendere così tanto: parliamo comunque di un menù a 95€. Mi piacciono i menù degustazione perché non c’è bisogno di scegliere tra tutti i piatti della carta, e permette di assaggiare un po’ di tutto. I ristoranti di questo tipo propongono spesso un pairing di vini che consente anche lui di assaggiare un po’ di tutto e di essere sicuri che ogni vino vada bene con il suo piatto. Dunque, ho preso il menù degustazione di mare (ce n’è anche uno vegetariano) con un pairing di vini (non è sul menù, bisogna chiederlo), ed è stato proprio fantastico. Non perfetto (le quantità erano un po’ bassa), ma fantastico. I sapori, i vini, il servizio, tutto è stato ottimo. Ci sono tornato più tardi con la mia ragazza e questa volta ho preso il menù vegetariano. Le quantità erano più alte anche se c’era un piatto di meno rispetto all’altro menù.

Ultimo aggiornamento: novembre 2022.

Vucciria

Passami ù coppu (via Roma, 195)

Arancini, involtini e altre fritture da mangiare sui pochi tavolini o passeggiando sulla via Vittorio Emanuele. Non fate come me ad aspettare il vostro turno davanti ai ragazzi che cucinano, perché dovete prima andare alla cassa sulla sinistra in fondo per ordinare e pagare, e poi aspettare che uno dei ragazzi chiamasse il vostro numero. Questa cosa non è scritta da nessuna parte, e se uno entra dalla porta a destra, la cassa non è visibile.

Ultimo aggiornamento: novembre 2022.

Albergheria e Ballarò

Hama Restaurant (via Torino, 42)

È un ristorante che fa cibo del Gana (ma hanno anche piatti italiani). Ho provato il «fufu», una sorta di polenta di patate in una zuppa piccante con pezzi di carne stufata. È stato molto buono. Non ho provato i dolci perché la porzione di fufu era già di per se enorme. I prezzi sono contenuti: 8-10€ il piatto, e 1€ acqua+coperto.

Ultimo aggiornamento: ottobre 2022.

Al Fresco (via Matteo Sclafani, 1)

Un bel locale situato in un giardino in un ex-convento, gestito da un’associazione che permette a dei detenuti ed ex-detenuti del carcere minorile Malaspina di Palermo di lavorare. La carta è abbondante (fanno anche delle pizze), ma come in ogni ristorante preferisco scegliere tra i piatti del giorno.

Ultimo aggiornamento: ottobre 2022.

Politeama

Locale (via Francesco Guardione, 88)

Un bel locale appunto, arredato come un negozio antiquario. Ho preso un antipasto e un primo: l’antipasto (perle di baccalà fritte) è stato buono e servito in una quantità ragionevole, mentre il primo, un risotto ai gamberi e barbabietola altrettanto buono, mi è sembrato una porzione per due o tre persone. Capisco che si possa avere molta fame, ma non mi sembra opportuno servire delle porzioni così enormi, per di più a qualcuno che ha già mangiato un antipasto prima. È stato il mio portafoglio a dimagrire: 3€ il coperto, 3€ l’acqua, e 2€ il caffè.

Ultimo aggiornamento: ottobre 2022.