A fine aprile 2024 sono partito per un altro mese in Italia, questa volta a Perugia. Come la scorsa volta a Trento, non ho potuto prendere il treno Parigi-Lione-Torino perché la linea è ancora chiusa, e quindi come l’altra volta sono passato per la Svizzera.

Il porto di Parigi con un cielo di prima mattina.
Il porto di Parigi visto dalla stazione di Bastille, la mattina presto (aprile 2024).

Adesso ci sono abituato: svegliarsi presto, andare a Gare de Lyon con la metro (passando per Bastille si gode di una bella vista sul porto), prendersi il treno. Devo dire che il treno per la Svizzera mi sembra sempre di livello superiore, con il personale che ci aspetta a ogni porta, anche in seconda classe. Poi il treno è lo stesso ma ci sono sempre persone che lavorano sul computer anche se sono le 7 del mattino.

A Zurigo avevo appena un’oretta di coincidenza dunque mi ero preparato qualcosa da mangiare per non dover spendere un occhio per un semplice panino. Quando si arriva nella parte centrale della stazione, uscendo sulla sinistra c’è un bel parco tra i due fiumi dove ci si può sedere per una pausa tranquilla. C’è pure un museo ma non avevo il tempo di visitarlo.

Il treno EuroCity da Zurigo a Milano ci mette un po’ di tempo ma si possono vedere diversi laghi: il lago di Zurigo, quello di Zug, molto velocemente quello di Lauerz e infine quello di Quattro Cantoni, per il lato svizzero.

Un lago con una montagna sullo sfondo, il tutto visto attraverso il finestrino di un treno.
Il lago di Zugo visto dal treno (aprile 2024).

Invece dal lato italiano si costeggia (e attraversa) il lago di Lugano e si vede brevemente quello di Como. Poi una quindicina di minuti di tempo per cambiare treno a Milano, e sono partito in direzione di Firenze.

Avrei potuto proseguire verso Perugia e arrivare alle 10 di sera, ma mi è sembrato più sicuro fermarmi a Firenze e prendere un treno per Perugia l’indomani. A Firenze ho trovato una camera su Airbnb a 58 euro la notte, vicina sia al centro che alla stazione. Il giorno dopo mi sono mangiato una pizza nella stazione di S.M.N aspettando i 35 minuti di ritardo del mio treno.

Arrivato a Perugia, ho preso la Minimetrò e raggiunto il mio alloggio nel centro storico, proprio a due passi di piazza IV novembre.

L’indomani del mio arrivo era il primo maggio, quindi ho potuto girare la città per abituarmi un po’ alle sue viuzze e tante scale. Perugia è un comune molto grande, ma la città o comunque il centro storico è abbastanza piccolo.

Scale tra vecchi palazzi che passano sotto un ponte, con un cielo grigio.
Una vista di Perugia sotto un cielo grigio (maggio 2024).

Si può andare da un’estremità a un’altra in 30-40 minuti a piedi. Rispetto a Trento che era un po’ un’eccezione, qui si sente molto più inglese, francese, spagnolo: c’è l’università per stranieri, e ci sono più turisti stranieri (come me). Come m’ha spiegato la mia host, l’Umbria è una regione che gli americani stanno iniziando a scoprire, dopo essere stati pazzi per la Toscana per molto tempo (e ancora oggi).

Dopo due settimane lì devo dire che trovo la città molto bella, si mangia bene e si spende poco rispetto ad altre regioni. I trasporti regionali non sono il massimo (i treni sono quasi sempre in ritardo e molte località sono raggiungibili solo con il pullman, che però non circola la domenica) ma almeno tutto il centro si può girare a piedi.