Questo post è un ricordo per il futuro io. È un elenco delle difficoltà che ho in italiano in questo momento, e quindi delle cose su cui devo lavorare.

  • Pronuncia delle consonanti doppie: faccio ancora fatica a pronunciare alcune paia di consonanti come «gg» e «cc». Non sono sicuro quando pronuncio le parole con molte consonanti doppie, come «attaccapanni». Per di più, ci sono delle parole dove una consonante è singola quando è scritta ma doppia all’orale: «attenzione» si pronuncia con «zz». Sento anche degli italiani che non pronunciano le doppie: mi sembra che «cappuccino» sia pronunciato come se ci fosse una «p» sola.
  • Passato remoto: siccome sono andato molto di più nel nord Italia, non sono abituato al passato remoto. Lo capisco perché è molto presente nei romanzi, ma non lo uso mai. A giugno andrò a Napoli per qualche settimana, e mi piacerebbe saperlo usare meglio.
  • Alcune parole comunissime nella lingua parlata come già e praticamente hanno diverse significazioni e non sono sicuro di capirle tutte. So che entrambe si usano come in francese, ma hanno più significazioni: «già» significherebbe anche «ah si» mentre mi sembra che «praticamente» si può usare come contrario di «teoricamente», ma non sono ancora entrati nel mio vocabolario.
  • «per questo» vs «perciò»: a volte mi sembra che entrambi si possano usare, ma non sono sicuro. Vorrei usare meglio gli avverbi e congiunzioni come «perciò», «cosicché», «inoltre», «poiché», «oltretutto», ecc.
  • Mi è ancora difficile parlare in modo spontaneo senza fare troppi errori di base, come dire «delle ragazze grande» anziché «grandi»; dire «in effetti» piuttosto che «infatti», ecc.
  • Capire il livello delle parole: quando imparo delle nuove parole, non so come sapere a quale livello di lingua appartengono. Il Treccani indica se le parole sono volgari o letterari, ma non dice che «dunque» è di un livello di lingua leggermente più in alto rispetto a «quindi».