A Roma l’azienda che gestisce i trasporti pubblici è l’ATAC. Il biglietto di base, il BIT, costa 1,5€.

Come in altre città si può acquistare nei tabacchi o nelle stazioni della metro, ma qua i distributori automatici non sono mai dotati di bancomat. Prima di andare a Roma non avrei mai pensato che i distributori automatici per i biglietti di una grande città (anzi, capitale!) europea potessero non accettare la carta di credito. Se pensate che basta andare a un bancomat vicino, tirare 20€ e tornare, fermatevi subito: non funzionerà (a questo punto credo che le persone che progettano questi distributori detestino i viaggiatori). Il resto massimo in moneta che i distributori possono dare è di 6€, quindi ben poco in confronto dei 18,5€ che resterebbero se provate ad acquistare un biglietto con una banconota di 20. “Vabbè, basta comprarne 10 per 15€, li userò dopo” vi dite? Ancora no: il numero di biglietti acquistabili è limitato e non si possono comprare in dieci.

Nella metro, va bene se non avete un biglietto perché potete usare diverse app o addirittura usare la vostra carta di credito senza contatto. Mi stupisce questa cosa, che sembra modernissima in confronto ai distributori automatici.

Un’altra cosa da sapere: il BIT è valido per 100 minuti, ma solo per una volta nella metro. Cioè, se prendete la metro per andare da qualche parte per un piccolo servizio, dovrete usare un altro biglietto per il ritorno, anche se siete partiti meno di 100 minuti fa. Se invece prendete il pullman, potete usare un solo biglietto per l’andata e il ritorno.